Le leggende sul sonno ci accompagnano fin da quando eravamo bambini, generate da luoghi comuni frequenti che influenzano le nostre credenze.
Molti di essi si rifanno all’archetipo dei vecchi rimedi naturali di quando ancora la scienza non era in grado di spiegare i fenomeni legati al risposo, ma per la maggior parte hanno assunto oggi delle posizioni che in molti ritengono più folkloristiche che mediche.
Siete pronti a scoprire che molte delle cose che credevate vere sono in realtà soltanto una leggenda urbana?
- RISCALADARE LA CAMERA AIUTA A DORMIRE MEGLIO
Falso. Anche se è vero che la temperatura della camera da letto è importante, essa non dovrebbe essere superiore ai 18 – 19 gradi centigradi. Tuttavia, il fattore veramente importante non è tanto la temperatura della stanza, quanto quella del vostro corpo, che grazie all’aiuto dell’effetto termoregolante della lana, per esempio, può adattarsi ad un sonno perfetto. Ma non serve certo andare a studiare le proprietà delle coperte di Woolservice per sapere che un ambiente troppo caldo non permette un riposo al massimo delle possibilità: infatti avrete notato come d’estate si tenda a dormire di meno che d’inverno: questo perché il corpo, entrando nei cicli del sonno, richiede di abbassare la sua temperatura di alcuni decimi di grado, e mantenerla.
- LA FAVOLA DELLA BUONANOTTE FUNZIONA SUI BAMBINI
Falso, ma non del tutto. Infatti non è tanto la favola, quanto il ritmo della voce, il sussurro della mamma e del papà a creare un habitat ideale per il riposo dei neonati, che si cullano sulla musica delle parole, più che sul contenuto della favola. Per bambini più cresciuti, però l’effetto è diverso: concentrarsi sul contenuto della storia è un modo per compiere un rituale, raggiungere una pietra miliare che separa il sonno dalla veglia (se l’abitudine a sentirsi raccontare favole è presente fin dalla prima infanzia). I bambini riconoscono il valore degli insegnamenti della favola, ma anche stabiliscono che il sonno inizia con mamma e papà che leggono loro un libro, creando una condizione di routine a cui cedono, placidamente, dando inizio al risposo.
Per cui no, non è la favola in sé che addormenta il bimbo, ma lo è se la intendiamo come momento d’abitudine.
- CONTARE LE PECORE AIUTA AD ADDORMENTARSI
Falso. Non solo contare le pecore non aiuta a dormire, ma impegna il cervello nella conta e nella creazione dell’immagine degli ovini che saltano le staccionate. Chi ha messo in giro questa leggenda metropolitana probabilmente trovava rilassante l’immagine, e questo è il motivo per cui con lui funzionava. In realtà la conta delle pecore è l’esempio di un metodo che più ampiamente si può definire “creazione di un ambiente rilassante”. Immaginare di essere in un ambiente particolarmente favorevole al risposo (che è soggettivo per ognuno di noi) può facilitare il sonno: una spiaggia, il mare, la montagna, un ambiente tranquillo. Ma difficilmente le pecore funzioneranno, a meno che non siate dei pastori.
- DORMIRE TROPPO STANCA
Lo avrete sentito dire da vostra mamma, e magari lo avete anche detto ai vostri figli, ma è vero? ASSOLUTAMENTE NO: il nostro corpo è come una batteria, che pena ricaricata è pronta all’uso. Quando ricarichiamo una batteria non ci illudiamo che lasciarla in carica più del necessario ne aumenterà le prestazioni, giusto? Ecco, il nostro corpo è programmato per svegliarsi non appena ricaricato, pertanto, signore e signori, È IMPOSSIBILE DORMIRE TROPPO. Si può dormire molto, poco, e anche troppo poco. Ma dormire troppo no.
Tuttavia, non bisogna sottovalutare la sensazione di svegliarsi stanchi dopo una lunga dormita: questa condizione può nascondere delle patologie che non sappiamo di avere, come l’apnea notturna.
- ANDARE A LETTO PRESTO PER ALZARSI PRESTO
Purtroppo, anche questo caposaldo sul quale avete creduto così fermamente, non è del tutto vero. Infatti, sappiamo che le abitudini dei nostri antenati erano molto diverse: essi si svegliavano frequentemente nel cuore della notte, interrompevano il riposo e all’alba erano in piedi per il lavoro. Questo retaggio è così consolidato che molti di voi avranno notato quanto faticoso sia imporsi dei ritmi che stabiliscano che addormentarsi presto sia garanzia di riposo in vista della levataccia mattutina. I ritmi moderni vengono imposti dalla modernità, è vero, ma il nostro retaggio è tale che non possiamo considerare vero l’assioma secondo cui per alzarsi presto si debba andare a letto presto: più che altro, si dovrà trovare un modo per riposare bene!
Se volete approfondire il tema del sonno dei nostri antenati: ne avevamo parlato in questo articolo.