La Lana è magica.

Cioè, non lo è veramente, ma a volte i suoi effetti lo possono sembrare.

In questo primo episodio alla scoperta della lana scopriremo una delle proprietà che più la rendono interessante ai fini del benessere e del riposo: la TERMOREGOLAZIONE.

Vi siete mai svegliati più e più volte nell’arco di una notte, prima accaldati per togliervi qualche coperta, poi infreddoliti per rimettervela, e così via?

Avete mai pensato alle popolazioni nomadi dei deserti e ai loro copricapi in lana, chiedendovi se non morissero dal caldo così bardati al sole del Sahara?

E infine, che cosa mette in relazione le due cose?

Vi rispondiamo noi: la magia della lana!

La lana, quella di qualità come la nostra pura vergine Merino, ha moltissime proprietà, che scopriremo col tempo nel nostro blog, e una di queste, quella che interessa oggi, è la sua facoltà termoregolante.

Cosa significa che la lana ha proprietà termoregolanti?

Vuol dire che riesce a mantenere sempre una temperatura ideale, fresca d’estate, calda d’inverno. Per questo il motivo per cui si dorme bene sotto le coperte di lana è lo stesso per cui i Tuareg si coprono con tuniche e cappucci dello stesso materiale. La lana stabilizza la temperatura sulla base dell’ideale calore corporeo, preservandola dagli sbalzi di temperatura e favorendo il benessere. Sotto la lana non si muore dal caldo d’estate, né si gela d’inverno, per questo, grazie a questo materiale fantastico, i nostri sonni sono protetti e assicurati: basta svegliarci per coprirci o scoprirci, interrompendo il riposo e ed impendendo al nostro corpo di rigenerarsi durante la notte!

Questa (insieme alle altre eccezionali proprietà della lana) ha fatto sì che questo materiale fosse usato fin dall’antichità per proteggere il corpo e la salute: lo sanno i Tuareg nel deserto del Sahara, lo sappiamo noi, che dormiamo sonni tranquilli e… indovinate? Lo sa la NASA, che utilizza la lana per gli indumenti degli astronauti.

Dunque, nel caso ci venisse in mente di andare a fare una scampagnata tra le dune del Sahara, o quattro passi sulla Luna, beh, sapremmo come coprirci.