Il cambio di stagione porta con sé quello che i medici chiamano SAD (in inglese Seasonal Affective Disorder) che affligge numerosissime persone ogni anno: in italiano lo chiamiamo DISORDINE AFFETTIVO STAGIONALE.
Si tratta di un disturbo dell’umore a pattern stagionale, per via delle depressioni ricorrenti che si manifestano in specifici intervalli di tempo nell’arco dell’anno ed infine regrediscono in maniera piuttosto subitanea.
Si manifesta nel classico modo che conosciamo tutti: difficoltà nello svegliarsi la mattina, nausea, tendenza a mangiare e dormire eccessivamente, calo di attenzione, insonnia, la classica “poca voglia”.
Colpisce soprattutto le donne e in particolare le over 50 e per alcune settimane (in alcuni casi anche per un intero mese) tormenta le notti e le prime giornate primaverili. Ne soffrono maggiormente le persone più sensibili agli sbalzi di temperatura e all’aumento della luce atmosferica.
Si tratta in realtà di una reazione ormonale: il nostro corpo reagisce alle differenze di luce e temperatura e comporta cambiamenti a livello del nostro organismo.
COME RICONOSCERE IL DISORDINE AFFETTIVO STAGIONALE
Il SAD si manifesta con alcuni sintomi che conosciamo anche troppo bene, ma non deve preoccupare: è una condizione temporanea data dall’adattamento del nostro corpo alle funzioni che inducono la primavera, il cambio di orario (legale/solare) e il cambiamento che interessa il nostro organismo. La reazione a catena che ne scaturisce non è da sottovalutare, ma non è assolutamente da considerarsi un problema grave.
Come abbiamo detto, riconoscere il disturbo dato dal cambio di stagione non è difficile: pesantezza, insonnia, scarsa reattività, stanchezza cronica sono i segnali che ci avvertono.
COME COMBATTERE IL SAD
A questo punto, però non dobbiamo rimanere inermi aspettando che il nostro corpo si adatti alla nuova stagione: è il momento di reagire.
Come?
Per combattere gli effetti di questo particolare disturbo serve che il corpo si abitui alla nuova stagione. Deve rinascere, proprio come la natura. Ci sono alcuni rimedi che possono ridurre il malessere, aiutando l’organismo ad essere più reattivo.
1: DIFENDERE IL CORPO svegliandolo dalla pigrizia invernale.
Non c’è niente di meglio che muoversi e fare attività fisica. Il corpo deve riattivarsi e trovare la sua forza per essere al pieno delle energie. Con lo sbocciare della bella stagione è consigliabile cominciare ad uscire per qualche passeggiata, un po’ di jogging, nordic walking primaverile: insomma, sbocciamo anche noi, come il resto della natura che ci circonda. Il movimento non contribuirà solamente a tonificare e rinforzare il corpo, ma favorirà anche il sonno notturno. È risaputo che chi fa attività fisica soffre meno di disturbi legati all’insonnia.
2: NUTRIRE IL CORPO
Porre attenzione all’alimentazione è essenziale, soprattutto in questo passaggio di stagione. Eliminiamo il cibo grasso, pensante e troppo consistente, che ci ha aiutato ad attraversare il freddo inverno, perché complici dell’affaticamento dell’organismo. Orientiamoci, invece, verso alimenti di alto valore energetico: via libera a frutta e verdura di stagione, che garantiscono il giusto apporto di vitamine, minerali ed sostanze funzionali al giusto funzionamento del nostro metabolismo e legumi, ottimi fonti di energia e vitalità.
3: SAPER RIPOSARE
È risaputo che il letto in cui riposiamo è essenziale perché il corpo si rigeneri con velocità e sappia adattarsi ai cambiamenti circostanti con immediatezza. Per questo il materasso, il sistema letto, le interferenze con gli apparecchi che generano distorsioni (anche minime) legate all’elettromagnetismo devono essere considerate. Scegliete dunque con oculatezza il luogo del vostro riposo, perché esso si rivelerà la chiave di volta per una vita più felice. E se ancora non ci avete pensato, vi invitiamo a farlo nel nostro sito, alla scoperta dei sistemi letto che da decenni studiamo per voi.
Per il resto, buona primavera, dallo staff di Wool Service